4 tecniche per migliorare lo studio di tuo figlio

Quello che sappiamo sul funzionamento della nostra mente dovrebbe influenzare sempre di più l’insegnamento e lo studio individuale.

La psicologia cognitiva, scienza relativamente giovane se pensiamo che i primi studi sulla memoria risalgono alla fine dell’800, ha ormai approfonditamente studiato alcune pratiche didattiche, riscontrando come siano effettivamente rilevanti nel produrre risultati positivi nell’acquisizione delle conoscenze da parte degli studenti.

IL GAP TRA SCUOLA E SCIENZA

I motivi per cui non sempre c’è un perfetto allineamento tra queste pratiche considerate ormai mature per essere applicate al contesto scolastico (Roediger III, Finn e Weinstein, 2015)  e l’effettivo insegnamento a scuola, non sono facili da individuare. Possono però generalmente far capo alla maturazione culturale del mondo scolastico, dai suoi vertici fino alla base, che poco dialoga e sta al passo con le scoperte e i risultati delle scienze cognitive.

Le tecniche che mi accingo a spiegarti in questo e nei prossimi articoli sono state sottoposte a diversi studi, e sono divenute insegnamento anche in ambito di alcuni percorsi universitari, anche di primo livello. Non sono, pertanto, tecniche nuove in fase di sperimentazione, ma concetti che fanno parte della base di alcune materie di studio, come la psicologia dell’apprendimento e della memoria.

Entriamo quindi in un campo certo, con solide basi scientifiche e richiamate in letteratura. Questo mondo va sotto il nome di “neuroeducazione“, come lo definiscono anche Carew e Magsamen (2010): “una disciplina che cerca di integrare i settori comuni di neuroscienze, psicologia, scienze cognitive e istruzione per creare una comprensione migliore di come apprendiamo e di come possiamo usare questa comprensione per ottimizzare i metodi di insegnamento, i curricula e le politiche educative“.

LE TECNICHE PRATICHE

In attesa che ciò avvenga sul serio, cerchiamo di capire come possiamo utilizzare queste conoscenze per aiutare i nostri figli a studiare con efficacia, per dire addio finalmente a quell’approccio casuale e noioso a cui spesso sono abituati.

Ricorda: un METODO è un’INSIEME di STRATEGIE, da APPLICARE con costanza e secondo un ORDINE preciso, che consentono di ottenere RISULTATI SODDISFACENTI.

Le tecniche di cui voglio parlarti sono: la pratica di recupero tramite test, che potenzia il ricordo spontaneo, la ripetizione dilazionata per ripassare meno ma meglio, l’alternanza di contenuti per ottimizzare l’apprendimento a lungo termine e tenere lontano l’oblio, la metacognizione, che rende gli studenti consapevoli della propria efficacia di studio e in grado così di selezionare le strategie giuste in base all’obiettivo desiderato.

Pronti? Partiamo!

TECNICA #1: LA PRATICA DI RECUPERO TRAMITE TEST

TECNICA #2: IL RECUPERO DILAZIONATO

TECNICA #3: ALTERNANZA DI CONTENUTI

TECNICA #4: LA METACOGNIZIONE


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    saradalcin
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