La tecnica del Palazzo della Memoria non fa altro che sfruttare la nostra innata memoria spaziale per associare a “luoghi” conosciuti delle informazioni che altrimenti avremmo difficoltà ad immagazzinare.
Poichè per noi è impossibile confondere l’ordine degli spazi e degli oggetti dei luoghi che conosciamo, sarà altrettanto impossibile confondere l’ordine delle informazioni che vogliamo memorizzare, una volta che le avremmo associate a quei luoghi.
Il punto, naturalmente, è scegliere un luogo (casa, scuola, posto di lavoro, etc) o un percorso (casa-lavoro, jogging, etc) familiare.
In ogni caso, come primo palazzo consiglio di utilizzare la propria casa.
REGOLE PER UN BUON PALAZZO DELLA MEMORIA
Un buon palazzo della memoria va costruito secondo alcune regole fondamentali:
- definisci un ordine da seguire sempre allo stesso modo per le stanze dell’edificio (es. in senso orario)
- definisci gli oggetti, che, all’interno di ogni stanza, saranno i tuoi “loci” (luoghi) di riferimento (es. in cucina possono essere ad esempio il frigorifero, il lavello, la tv, etc…)
- scegli oggetti/spazi ben definiti (non “il pavimento”), ben distinti gli uni dagli altri (non “le mensole della cucina”), unici (non “la finestra di destra e la finestra di sinistra”, ma solo una delle due)
- potrebbe esserti utile, per evitare confusione, scegliere lo stesso numero di loci all’interno di ogni stanza (es. 5, i cui multipli sono facili da calcolare), in modo da non avere mai dubbi su eventuali differenze tra le stanze, e avere ben in mente a che locus si è all’interno del percorso
- definisci un ordine con cui percorrere i loci all’interno della stanza (es. in senso orario).
Puoi scaricare QUI un format che può esserti utile nella costruzione del tuo palazzo.
Se hai già creato il tuo percorso, sei pronto a proseguire nell’uso del metodo del Palazzo della Memoria.
A questo punto non resta che avere delle informazioni da inserire nel palazzo.
APPLICHIAMO LA TECNICA DEL PALAZZO DELLA MEMORIA
L’uso più semplice di questa tecnica è quello di ricordare una lista di voci. Oggi proveremo con la lista dei 15 laghi più grandi d’Italia.
Se non li conosci, questa sarà una sfida che non solo ti farà capire le strabilianti potenzialità del palazzo, ma che ti porterà un piccolo granello di conoscenza in più.
Ecco la lista:
- LAGO DI GARDA
- LAGO MAGGIORE
- LAGO DI COMO
- LAGO TRASIMENO
- LAGO DI BOLSENA
- LAGO D’ISEO
- LAGO DI VARANO
- LAGO DI BRACCIANO
- LAGO DI LESINA
- LAGO DI LUGANO
- LAGO D’AORTA
- LAGO DI VARESE
- LAGO DI VICO
- LAGO DI IDRO
- LAGO DI SANTA CROCE
Prima di iniziare, una domanda per te: con il metodo classico, quello che useresti abitualmente quando devi imparare delle nuove informazioni, quanto tempo impiegheresti per imparare questa lista, e ricordarla perfettamente anche dopo 3 giorni?
Con questa tecnica, e solo perchè sei ancora all’inizio e non sei avvezzo all’uso dei loci, nè alla creazione di immagini a scopo mnemonico, ci impiegherai circa 15 minuti, 1 minuto per ogni informazione da memorizzare.
Iniziamo!
Primo lago: lago di Garda. Qual’è il tuo primo locus? Nel mio palazzo mentale il primo locus è l’ingresso di casa, affacciato sulle scale che portano al 1 piano.
Ciò che dobbiamo fare ora è trasformare la prima informazione, cioè “lago di Garda”, in immagine. Per farlo possiamo tralasciare le parti inutili o rindondanti dell’informazione: abbiamo infatti 15 laghi da memorizzare, il concetto di “lago”, quindi, possiamo darlo per scontato.
Rimane “Garda”: cosa ti viene in mente? A me fa pensare a qualcuno che mi dice “Guarda!”. Mi immagino quindi una persona che, appena entro in casa mia, mi indica con la mano la cima delle scale, e mi dice “Guarda!”. Riesci a visualizzare questa immagine?
Bene, passiamo al secondo lago, il lago Maggiore. Il mio secondo locus è una poltrona rossa nell’ingresso. Mi immagino quindi un Maggiore della Marina Italiana, nella sua divisa bianca immacolata, seduto sulla mia poltrona rossa, che mi saluta alzando il suo berretto decorato.
Vuoi rendere l’immagine più memorabile? Aggiungi dei particolari, ad esempio metti un paio di vistosi baffi al Maggiore, e fagli strizzare l’occhio quando si toglie il berretto. Aggiungere particolari ti aiuta ad elaborare in modo più profondo l’informazione, a codificarla in modo duraturo. Non sono importanti per se stessi, quindi non devi esagerare con dettagli inutili che potrebbero confonderti, aggiungine giusto uno o due, per caratterizzare l’informazione, affinchè non rimanga anonima e confusa.
Terzo lago (e ultimo esempio guidato, poi ti lascio continuare in autonomia, devi fare pratica): lago di Como.
Il mio terzo locus è in cucina, ed è il forno a microonde. Il locus infatti non deve essere necessariamente molto grande, ma deve comunque essere ben definito.
Como mi fa venire in mente un comò: hai presente quelle cassettiere della nonna, quelle della filastrocca “Ambarabà Cicì Cocò, tre civette sul comò…”? Ora immagina di aprire il forno a microonde, e di trovarci dentro un piccolo comò di cioccolato, guarnito magari con qualche ciliegina rossa, cotto a puntino e pronto per essere mangiato a merenda! Paradossale? Ma certo! Per questo sarà memorabile.
Ed ora, vai avanti tu, con il quarto lago, e tutti gli altri, utilizzando il tuo palazzo.
ALCUNI CONSIGLI PRATICI
Ricordati che le immagini che crei saranno migliori se l’associazione sarà spontanea. Spesso quello che ti viene in mente immediatamente è ciò che per te funziona meglio.
L’associazione può essere di tipo fonetico (Garda / Guarda!), o semantico (Maggiore nel senso di “più grande” è diventato la figura di un Maggiore della Marina).
L’essenziale in questa tecnica è avere fantasia, e non censurare alcuna associazione, per quanto strana: entrambe cose a cui non siamo abituati. Ecco perchè all’inizio potrebbe sembrarti u po’ complesso. Ma è solo questione di pratica, e di abitudine.
Vedrai infatti che i risultati compenseranno ampiamente gli sforzi profusi.
Una volta completata la lista dei laghi con le relative associazioni ai loci, ripercorri tutto il percorso dall’inizio, e verifica con quanta sicurezza potrai elencare i 15 laghi più grandi d’Italia.
Richiamali alla mente anche domani, e il giorno dopo ancora. Ti stupirai di scoprire con quanta facilità riuscirai ancora a ricordarli. E tutto senza averli letti e ripetuti decine di volte, nè mai ripassati.
Benchè, te lo svelo: il solo fatto di provare a richiamarli alla mente, domani e dopodomani, sarà già il migliore ripasso che tu possa fare. Ma di questo parleremo un’altra volta!
Per ora, goditi il tuo Palazzo della Memoria.
📆 Prossimi eventi in programma: https://goo.gl/nMw9WX