“Ciò che distingue una memoria ordinaria da una memoria in grado di ricordare un elenco del telefono si può riassumere in due parole: DESIDERIO e TECNICA”.
Dominic O’Brien, otto volte campione del mondo di memoria.
Leggi queste 20 parole. Te lo dico subito: non hanno alcun significato per te, e non sono collegate tra loro da nessun tipo di associazione, né fonetica né semantica.
Concentrati per 2 secondi su ognuna cercando di memorizzarla, poi prendi un foglio ed una penna e prova a riscriverle nell’ordine in cui le hai lette.
Senza sbirciare, mi raccomando.
Questo esercizio è un test che misura le tue capacità mnemoniche.
- Libro
- Struttura
- Auto
- Ordine
- Palcoscenico
- Prato
- Vespa
- Generazione
- Pillola
- Governo
- Cellulare
- Nuvole
- Potenza
- Negozio
- Fodera
- Caramella
- Corretto
- Mongolfiera
- Vestibolo
- Tecnico
Come è andata? Quante parole hai ricordato? E quante nell’ordine giusto? Calcola la tua percentuale di successo con la formula qui sotto.
Percentuale di successo:
Nr. parole ricordate: _______(A)
Nr. parole ricordate nel giusto ordine: _______(B)
% successo = [(A + B) / 40]*100 = _________%
E’ probabile che non ti sarà mai necessario memorizzare 20 singole parole non collegate tra loro, a meno che tu non sia uno studente. Ma il test ti offre la misura della capacità di memoria che hai nel complesso, fornendoti la percentuale di item che riesci a memorizzare in un’unica sessione. Se vale per 20 parole a caso, vale per 20 concetti che ti interessano.
La domanda è: puoi rinunciare a qualcuno di quei 20 concetti?
E’ possibile migliorare, arrivando anche al 100% di successo in pochi minuti e senza sforzo. Semplicemente utilizzando le STRATEGIE giuste.
Fin da quando siamo piccoli, tuttavia, ci hanno abituati a memorizzare in due modi:
- attraverso l’immagine del testo che leggiamo, (memorizziamo il concetto di “mela” leggendo una serie di lettere stampate su un foglio, ossia la parola “mela”, aiutandoci magari con sottolineature o evidenziazioni),
- attraverso la cantilena, che è lo strumento della cosiddetta “memoria fonologica”, ripetendo più e più volte a voce alta o interiormente i concetti da imparare.
Purtroppo il nostro cervello non è adatto a memorizzare tutto in questo modo.
Le parole che leggi vengono assorbite sia dalla tua memoria fotografica che da quella fonologica. Ma i simboli utilizzati per la convenzione scritta, le lettere, non ti offrono alcun appiglio per memorizzare poiché sono arbitrari: ad esempio, se dovessi memorizzare la parola “MELA”, non è l’insieme delle lettere che la compongono (M – E – L – A) che evocano in te ciò a cui si riferiscono, ma piuttosto il suo ricordo richiamato tramite l’immaginazione: colore, sapore, forma sono le caratteristiche che ti aiutano a ricordare il concetto di “MELA” e a decodificare la sua rappresentazione scritta.
La cantilena può essere invece utile con i numeri di telefono, i PIN del bancomat e altre informazioni poco complesse, anche se non sempre i risultati sono soddisfacenti. Ma pensare di mandare a memoria una presentazione di lavoro o un testo di studio attraverso la memoria fonologica è come pretendere di falciare un campo con delle forbici: molto tempo e molte energie impiegate, e quando hai finito è già il momento di ricominciare, poiché l’erba ha nuovamente fatto capolino (leggi: il ricordo è già sbiadito). Non hai mai davvero finito.
In realtà stiamo utilizzando lo strumento giusto per lo scopo sbagliato: la ripetizione a voce alta è vitale nel momento in cui vogliamo migliorare la nostra capacità espositiva, ma per la memorizzazione equivale alle forbici rispetto al tosaerba.
Cosa fare, dunque?
Esistono delle tecniche di memoria che sfruttano le proprietà del cervello, che è fatto per ricordare per immagini. Sono tecniche che nascono dallo studio delle neuroscienze e che portano la mente a lavorare in modo completo: emisfero sinistro per la logica, l’ordine e la razionalità, ed emisfero destro per la creatività, l’immaginazione, le emozioni.
Quante volte durante lo studio hai pensato che l’immaginazione e le emozioni potessero aiutarti a ricordare? Probabilmente nessuna, perché non è così che ti hanno insegnato ricordare (MA te lo hanno mai insegnato DAVVERO?)
Abbiamo già tutte le risorse. Dobbiamo solo capire come sfruttarle al meglio.
E le potenzialità diventano infinite.
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Sara