Il corso introduttivo di memoria e apprendimento ha raggiunto la quarta edizione

Chissà perché durante un corso di memoria e apprendimento mi trovo in piedi davanti alla sala con un ananas?

Io e Stefano, che mi affianca in questa foto, ormai ci divertiamo a fare questa gag. Ma ha un preciso scopo, nulla è lasciato al caso, e non sarà certo questo il luogo in cui svelerò il segreto! 😉

Come spiego all’inizio delle serate alle persone che vengono a trovarci, le tecniche di apprendimento rapido sono un’insieme di strategie, di veri e propri strumenti pratici, che interessano tutto lo spettro dell’apprendimento. Per questo durante le 3 ore insieme parliamo non solo di memoria, ma anche di lettura, di organizzazione dei concetti, di concentrazione, di pianificazione del tempo per l’impegno e per il riposo.

Perché ciò che vogliamo offrire, con questi incontri gratuiti, è una visione globale di come può cambiare la nostra efficacia nello studio e nel lavoro di concetto, se cominciassimo ad applicare strategie specifiche e integrate. Perché un metodo di studio, – chiaro, definito, efficace- a scuola non ce l’hanno mai insegnato.

E’ per questo che quando dobbiamo affrontare l’ennesimo testo di studio, che sia universitario o professionale, partiamo già con l’insicurezza che contraddistingue chi non ha una strada già tracciata da seguire.

Ed ecco perché procediamo insicuri, senza capire se il modo con cui stiamo affrontando lo studio ci permetterà di ricordare tutto quello che ci serve e di esporlo ad esami, riunioni, conversazioni con clienti o colleghi senza confonderci:

  • Leggiamo ancora come ci hanno insegnato a 6 anni, lentamente e ascoltando la nostra voce interiore che ripete il testo.
  • Leggiamo un libro partendo dalla prima parola del capitolo 1, senza avere la minima idea di dove ci sta portando la lettura, di quale sia il contesto, la cornice di riferimento. Seguiamo, insomma, una linea retta sconosciuta sulla quale non possiamo “posizionare” le informazioni che mano a mano acquisiamo.
  • Sottolineiamo tutto quello che ci sembra importante. Ma proprio tutto! O comunque… troppo. Forse perché ce l’hanno insegnato da piccoli?
  • Non organizziamo i concetti in modo autonomo, ma ci limitiamo a ripetere il materiale così come ci è stato presentato. E ripetiamo, ripetiamo, ripetiamo…
  • E ripetiamo ancora, per memorizzare. Senza capire che la ripetizione crea un solco talmente debole nella nostra memoria che scomparirà in brevissimo tempo. Non è la strategia giusta per ricordare.

Ci sono un sacco di altri errori che normalmente facciamo senza rendercene conto. Come lavorare o studiare per ore ed ore di fila, oppure ripassare il materiale senza frequenze precise, utilizzando la rilettura come strategia principale. Oppure, ancora, lavorare o studiare quando non siamo nello stato giusto.

Tu, quali errori fai? Se ti va, scrivilo qui sotto nei commenti!

Sara

 

saradalcin
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